La storia dei Pittruddhri







C’erano una volta su una svolta dei sassolini che tutti calpestavano o lanciavano via, senza nessuna considerazione.
E questa è la nostra storia.
Un giorno, un bambino passò di lì , ci osservò attentamente e raccolse cinque di noi che gli piacquero particolarmente.
Saremmo diventati i suoi ‘pittruddhri’. Solo lui aveva trovato in noi delle caratteristiche particolari che nessun altro aveva visto, anche perché nessuno si soffermava a guardarci.
Il bambino ci pulì con cura e ci mise in un sacchettino. Arrivato vicino casa si sedette sul marciapiede e inizio a giocare con noi.
Lanciava un sassolino in alto e, nel frattempo con la stessa mano, ne raccoglieva un altro da terra, cercando di riprendere quello in aria prima che ricadesse. Iniziò con la raccolta di un sassolino alla volta, poi due, poi tre, fino a quattro. Si inventò anche un ‘passaggio ponte’, incrociando indice e medio e facendovi passare i “pittruddhri” sotto. Infine, lanciava tutti i sassolini insieme, prendendoli con il dorso della mano, quelli presi erano i punti. Pensò che 11 era un bel numero a cui arrivare.
Divenne così abile che iniziò a sfidare i suoi amici. Fu così che anche gli altri bambini iniziarono a cercare e rivalutare i sassolini giusti, nacquero delle belle amicizie e senza accorgersene svilupparono le abilità di concentrazione, manualità fine, rispetto delle regole e relazione con gli altri.
Dare attenzione alle caratteristiche e le potenzialità di ogni “pittruddhru” ci ha trasformati da semplici sassi di strada a un oggetto speciale capace di grandi cose. Speriamo possa capitare a tutti!
Vuoi giocare con noi?
By Gabriola
Guarda il video che racconta e fa vedere come giocare
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